Quale auto storica scegliere?
In molti ci hanno posto questa domanda.
La realtà è che la risposta giusta non esiste o, meglio, varia in funzione a diversi fattori.
Da sempre consigliamo prima di tutto di pensare al fine, al motivo. Perché acquistare una vettura “vintage”?
I motivi possono essere diversi: nel caso in cui si tratti di un investimento, è bene considerare per quanto tempo si voglia tenere il proprio capitale immobilizzato.
Talvolta la scelta del modello può variare a seconda dell’orizzonte temporale nel quale si è disposti ad avere l’indisponibilità del proprio capitale, alla propensione ad affrontare un rischio che può offrire maggiore potenzialità di rendimento.
E’ infatti risaputo che alcune vetture hanno una discreta rivalutazione nel breve-medio termine, basti pensare alle “Youngtimer” e alla fase che precede il loro ventesimo compleanno, mentre il prezzo delle altre dei marchi più blasonati può potenzialmente subire una consistente impennata nel lungo termine.
La scelta del modello va, inoltre, operata senza sottovalutare il fattore “manutenzione”: alcune auto possono avere costi di gestione irrisori, altre, invece, necessitare di importanti spese di ripristino.
L’acquisto di un’auto storica è spesso dettato da fattori emozionali e tutt’altro che legati alla volontà di lucrare, ma chi disdegnerebbe la possibilità di avere (finalmente) un bell’oggetto in garage, da contemplare e poter utilizzare e magari, dopo qualche anno, venderlo e guadagnarci?
Qualora, invece, l’acquisto sia dettato dalla sola e pura voglia di possedere la macchina dei propri sogni o di avere una vettura che evoca sensazioni positive, magari relative a un determinato periodo felice della propria vita, allora… sotto con la scelta!
E non si badi tanto alle quotazioni, le emozioni non hanno prezzo!
L’importante, anche in quel caso, è prediligere sempre mezzi con un alto grado di conservazione o, in alternativa, restaurati ad alti livelli, ma sempre nel rispetto dell’originalità, poiché è quello che fa e farà sempre la differenza in un’auto storica, e che le conferisce prestigio e valore.
Con le auto storiche, si sa, vale il detto “chi più spende, meno spende”. Vale la pena, infatti, in fase di acquisto valutare anche le vetture che possono sembrare più care, ma che per le loro condizioni, possono essere un acquisto più vantaggioso rispetto a quelle che esauriscono il loro fascino con un prezzo più competitivo che cela, spesso, insidie non immediatamente ravvisabili da chi non è un “addetto ai lavori”, che le rendono a conti fatti più costose.
Il nostro consiglio, quindi, è di non cercare a tutti i costi “l’affare”, bensì la “chicca”, la vettura particolare, per condizioni di conservazione o per la qualità del restauro, che conferiscono all’auto un fattore di preziosità.
Vi suggeriamo, in tutti i casi, di scegliere l’auto storica che più vi piace, quella che vi emoziona alla guida. Lasciatevi guidare da tutti i cinque sensi: lasciatevi prendere dai suoi odori, toccatene i materiali, ascoltate la musica del suo motore.
Siate nostalgici dei tempi che furono perché, come affermava Proust, solo “la
memoria può vincere il tempo”.
E nel momento in cui, entrando in garage, la memoria vi farà vivere quella nostalgia che rende la vita “indistruttibile allo scorrere del tempo”, avrete la conferma di aver fatto la scelta giusta!
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