Come investire in un’auto d’epoca

Come investire in un’auto d’epoca

Investire in auto d’epoca e moto d’epoca è un’investimento sempre più redditizio, anche se non è un investimento da poter consigliare a tutti i piccoli risparmiatori.
Il collezionismo di auto è diventato anche un tipo di investimento che può rendere molto, anche se non si può considerare un investimento sicuro nel breve termine, diventa però un investimento sicuro e redditizio nel lungo termine, se si seguono determinati accorgimenti.
Ci sono vari fattori che influenzano il mercato delle auto d’epoca, che vediamo essere un trend in crescita del +111% in 5 anni cioè dal 2011 al 2016, continuando a crescere.

Investire in auto d’epoca

Acquistare un’auto storica si sta affermando da pochi anni come uno degli investimenti più redditizi che si possano fare, ma bisogna stare molto attenti a rispettare alcune regole non scritte.

Solo in Italia ci sono circa 4 milioni di “auto storiche” auto con più di 30 anni di vita secondo il nuovo Codice della Strada ( non più di 20 anni, come fino al 2016), di cui la gran parte sono sotto i 10 mila euro di valore, va detto comunque investire in automobili d’epoca non è difficile come investire in arte, non bisogna essere preparatissimi, diciamo, visto che ci sono dei parametri certi e tangibili da poter valutare come la marca, il modello, l’anno di costruzione, il numero di telaio, lo stato di conservazione, ecc.
Le auto più quotate e “appetibili”, cioè che hanno un mercato molto in movimento, sono i marchi Porsche e Ferrari, anche se sono presenti anche altre marche storiche molto apprezzate, seppur Ferrari è Ferrari, cioè l’auto più apprezzata del mondo.

Registro storico ACI per macchine d’epoca: a che serve, come iscriversi e quanto vale un’auto.

Nel Nostro paese non c’è una precisa normativa per le auto d’epoca, questo va detto chiaramente.
Prendiamo come riferimento il Registro Storico ACI, una iniziativa che è esiste da poco, cioè dal 2013 ma che, visto l’importanza dell’ACI vogliamo prendere come
esiste un ente parastatale come l’ACI che ha un registro della auto storiche, un registro che distingue quali siano i modelli e le marche che si possono considerare auto da collezionismo, in pratica solo i Soci Aci possono far valutare la propria auto dagli esperti che ne controlleranno:

  1. Se la macchina è in buono stato di conservazione
  2. Se la macchina d’epoca deve avere un restauro,
  3. Se l’auto antica è dotata di tutti i componenti originali,
  4. Se è stata restaurata bene ( cioè usando componenti originali o ricostruiti identici agli originali).
  5. Se ha tutti i documenti in regola.
  6. In base a questi parametri, gli esperti faranno una valutazione dell’auto in base alla quale si potrà stipulare un’assicurazione in modo da poterla far circolare ( e magari proteggersi da eventuali furti o incendi).
  7. PS: le auto storiche cioè quelle iscritte al registro storico e che hanno più di 30 anni di vita, non pagano il Bollo di proprietà, cioè sono completamente esenti dal Bollo auto.

L’iscrizione al registro storico ACI ha un costo di circa 200 euro ( 30 + IVA per l’inizio della procedura , 120 euro + IVA per l’iscrizione al registro storico). Va detto che se non siete vicini ad uno dei centri preposti e volete farvi fare una ‘valutazione a domicilio’ è possibile, ovviamente dovrete pagare di più.

Acquistare le auto d’epoca

Uno dei metodi più convenienti per comprare un’auto è quello delle aste di auto d’epoca apposite e quello delle aste giudiziarie.
Poi ovviamente c’è tutto un mercato di auto d’epoca online e di concessionari specializzati, cioè che trattano auto d’epoca, oltre i normali modelli nuovi e di seconda mano.
Inoltre le fiere di auto d’epoca sono particolarmente consigliate per chi si voglia affacciare al mondo del collezionismo di auto d’epoca per farsi un’idea specialmente sui prezzi e sui modelli più validi da comprare, ma anche a chi voglia investire i propri risparmi in queste interessanti opere dell’ingegno umano, che sono sempre più apprezzate.

Il mercato dell’auto d’epoca, un trend positivo per i prossimi 10/ 20 anni

Di solito non ci lanciamo in spericolate previsioni, ma qui il discorso sembra piuttosto semplice.
I collezionisti di auto d’epoca hanno una certa età, ricercano le auto della propria giovinezza e comunque hanno una particolarità indispensabile: hanno soldi da spendere  per i superfluo  ( chiamiamoli risparmi da investire nel Nostro caso) e vogliono unire l’utile ( l’investimento che può far guadagnare) al dilettevole: la macchina d’epoca che può venire usata per una scampagnata domenicale e che con il tempo acquista valore.

D’altronde ormai gli over 50 e quelli che tra poco avranno comunque più di 40 anni e che non hanno figli o hanno i figli già grandi, hanno un lavoro fisso ben retribuito e la possibilità di risparmiare , sono molto propensi a fare questo tipo di investimenti, perchè oltre a far aumentare il valore del proprio capitale, si tratta di un investimento molto redditizio rispetto agli altri tipi di “investimenti convenzionali“.
La vita media di queste persone è in continuo aumento, così la voglia di divertirsi, ormai non esistono più i “nonni che guardano i nipotini e rimangono in casa a cucinare” cosa che succedeva fino a pochi anni fa a persone che avevano superato appena i 60 anni, oggi si va in pensione a 67 annidi età anagrafica e i 70 enni fanno ginnastica, fanno le vacanze ed hanno una vita attiva, fino ad almeno gli 80 anni ed oltre.

Le auto d’epoca più costose mai vendute:

 Posizione

 Marca e Modello

 Anno

 Prezzo in Euro

 1
 Ferrari GTO
 1962
 28.501.000
 2
 Mercedes W196R
 1954
 21.638.000
 3
 FERRARI 275 GBT/4 S Nart Spider
 1967
 20.103.000
 4
 Ferrari 275 GTB/C Speciale
 1964
 19.723.000
 5
 Ferrari 357 plus Spider Competizione
 1954
 13.448.000
 6
 Ferrari 250 Testa Rossa
 1961
 11.981.000
 7
 Ferrari 250 GT California Spider
 1961
  11.369.000
 8
 Ferrari 250 LM
 1964
 10.683.000
 9
 Ferrari 340/375 Berlinetta
 1953
  9.322.000
 10
 Ferrari 250 Testa Rossa
 1957
  8.913.000

 

Come si può vedere dalle 10 macchine d’epoca più costose di sempre, le preferenze dei collezionisti tendono tutte alle Ferrari e in special modo alle Spider, cioè le macchine che possono avere la capotte reclinabile e quindi poter viaggiare in estate scoperte.

Quanto si guadagna ad investire in un auto d’epoca?

Difficile dirlo, quasi impossibile, ma possiamo tenere conto 2 importanti parametri:

Il mercato delle auto d’epoca è cresciuto del 11% negli ultimi 5 anni, quindi circa oltre il 20% annuo.

Con tutti questi parametri possiamo concludere che:

Se si ha questa passione, soldi risparmiati, un bel garage e voglia di lasciare qualcosa di concreto ai posteri, investire in auto d’epoca è una bella idea ed è un investimento che Noi consigliamo.